È Albino Piona la Cantina dell’anno Nord Italia per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it (disponibile a questo link). Non solo: il suo Custoza Doc 2020 “Crea Macerato” è Miglior Orange wine / Macerato italiano 2024, con un punteggio di 94/100 assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca. La famiglia Piona tramanda una passione incondizionata per il mondo vitivinicolo dal lontano 1893, anno in cui un lungimirante e ambizioso Albino Piona iniziò a mettere le basi di un progetto che ancora oggi continua a vivere in Veneto, nelle terre del Custoza e del Bardolino, a Villafranca di Verona. Silvio Piona, proprio in onore del padre, chiamò a sua volta Albino il suo primogenito.
È a lui che si deve la scelta di chiudere la trattoria aperta dal nonno, dedicandosi esclusivamente alla produzione di vino, investendo in tecnologie sempre più all’avanguardia. Oggi sono 45 gli ettari di vigneti su cui può contare la quarta generazione della famiglia Piona, tra Sommacampagna, Valeggio, Sona e Villafranca. Un progetto sposato appieno dai figli di Albino, Alessandro e Massimo, che continuano a proporre un’idea di vino a “filiera corta”, nel rispetto dell’ambiente. Ogni aspetto, dalla raccolta del grappolo fino allo stoccaggio in magazzino del prodotto finito, si svolge all’interno della nuova cantina sita in località Palazzina di Prabiano.
Siamo in prossimità del Lago di Garda e delle sue colline moreniche, nel pieno della zona vitivinicola del Custoza: una delle più sottovalutate, a nostro avviso, dell’intero panorama vitivinicolo italiano. La qualità dei vini a firma di Albino Piona, premiati da questa edizione della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it, ne è una dimostrazione fulgida. Senza contare le grandi opportunità per l’enoturismo che potrebbero essere cavalcate dai vini Doc Custoza, nel segno di altre denominazioni locali, non ultima Bardolino.
ALBINO PIONA, UNA CANTINA “VERDE” TRA CUSTOZA E BARDOLINO
La filosofia produttiva della cantina Albino Piona è sintetizzabile con un colore: il verde. In vigna si opera il controllo delle erbe infestanti attraverso lavorazioni meccaniche, evitando l’utilizzo di diserbanti di origine chimica in modo da proteggere le api, il terreno e le falde acquifere sottostanti. Attraverso la “confusione sessuale” si blocca o riduce la riproduzione di parassiti dannosi per le coltivazioni, riducendo il numero delle larve. La cantina pratica inoltre la cosiddetta “Lotta integrata”, che prevede un’elevata diminuzione degli antiparassitari in vigna, cercando peraltro una linea comune sui trattamenti con gli altri produttori della zona.
Ogni fase di lavorazione e trasformazione dell’uva viene poi eseguita all’interno della cantina, grazie all’apporto di professionisti con competenze specifiche e macchinari e impianti all’avanguardia. In questo modo, la cantina Albino Piona riesce ad avere un controllo completo sul prodotto finale, ottenendo vini che la “rappresentano al 100%”, anche negli imballaggi per il confezionamento, rigorosamente in cartone certificato, che garantisca la provenienza da fonti gestite in maniera responsabile.
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